Analisi comportamentale e della attendibilità
Per svolgere un’analisi professionale del comportamento non verbale è fondamentale utilizzare tecniche che permettono di descrivere in maniera oggettiva il comportamento e attribuire ad esso un significato attendibile. I principali vantaggi riconosciuti dall’Analisi scientifica della comunicazione non verbale sono:
– individuare con accuratezza le emozioni e gli stati d’animo altrui;
– anticipare i comportamenti della persona analizzata;
– identificare i punti di forza e debolezza nell’interlocutore e nella relazione interpersonale;
– smascherare le menzogne individuando le incongruenze tra il verbale e il non verbale.
È possibile imparare le tecniche di analisi non verbale in poco tempo seguendo training mirati in cui viene utilizzata una didattica interattiva e basata sulle esercitazioni pratiche.
Le tecniche di analisi non verbale si distinguono in due gruppi:
– tecniche di codifica, la descrizione dei movimenti del volto e del corpo;
– tecniche di decodifica, che forniscono l’interpretazione del movimento.
Lo Studio propone anche un completo corso di formazione per chi volesse diventare un analista comportamentale.
Utilizziamo un sistema di codifica e decodifica del comportamento motorio gestuale e posturale per l’analisi della comunicazione non verbale che analizza le espressioni non verbali del corpo e del volto scomponendole nelle unità d’azione al fine di una classificazione che permette la lettura delle emozioni di una persona. Lo Studio si basa sull’osservazione dei cambiamenti momentanei d’aspetto del corpo dovuti all’attività muscolare. La tecnica per la misurazione del comportamento motorio gestuale e posturale è nata per rispondere ai quesiti riguardanti i legami esistenti tra le espressioni del corpo e l’esperienza emotiva e i processi comunicativi. Quindi gli obiettivi di questa analisi sono:
ADOTTARE un approccio strutturato di analisi del comportamento motorio gestuale e posturale
DEFINIRE la struttura dei movimenti e la relativa classificazione
ASSOCIARE i movimenti e le posture ai significati emozionali, di conversazione e culturali.
Nella nostra analisi le posture sono differenti dalle azioni perché:
le posture sono meno soggette a frequenti cambiamenti e conseguentemente hanno durata più lunga;
le posture sono robuste (piccoli movimenti non cambiano o distorcono la postura);
considerato che le azioni possono o non possono essere mostrate, il corpo è continuamente in uno o in un altro allineamento posturale.
Questo significa che quando una parte del corpo non è coinvolta in un’azione, è sempre in una particolare postura.
La valutazione della credibilità di un testimone, di una presunta vittima o imputato può essere richiesta da parte del Magistrato, Pubblico Ministero, Avvocato Difensore quale strumento utile al raggiungimento della verità processuale dove l’esito finale spetta solo al Giudice che decide in autonomia in accordo o meno con il risultato della perizia.
La valutazione dei parametri di attendibilità e credibilità, che deriva da una indagine psicologico-psichiatrica, trova nella metodologia proposta dal nostro Studio una rigorosa e scientifica integrazione tramite l’impiego dell’Analisi del Comportamento.
Credibilità e attendibilità vengono verificate quando il soggetto interrogato risulta in grado di offrire una visione obiettiva, precisa e coerente dei fatti.
L’indagine psicologico-psichiatrica peritale offerta da I&G risponde alla richiesta di presentare elementi il più possibile oggettivi. I nostri consulenti integrano l’Analisi del Comportamento , secondo i parametri della metodologia scientifica certificata da Paul Ekman e il Criteria Based Content Analysi), mantenendo gli standard richiesti attraverso colloqui e test psicodiagnostici.
L’analisi del contenuto verbale della comunicazione può fornire utili indicazioni per rivelare le menzogne. Esistono delle scale di valutazione che sono state create proprio con questo scopo:
la già citata Statement validity assessment, una metodologia psicologica utilizzata per valutare la credibilità delle dichiarazioni;
il Reality monitorig, una tecnica usata analizzare i racconti e la ricchezza dei dettagli che contengono;
lo Scientific content analysis, che è una tecnica di analisi scientifica del testo scritto, in grado di valutare se esso corrisponda alla verità oppure alla menzogna;
e il Verbal Inquiry Effective Witness, un questionario che viene utilizzato nelle indagini verbali nei confronti dei testimoni, per verificare il grado di attendibilità e veridicità delle loro dichiarazioni.
Ci sono anche dei test psicologici che possono offrire indicazioni utili per rilevare simulazioni e menzogne: il Rorschach, il disegno della figura umana, il Dissimulation Index di Gough e il test della Bender (Rossi, Zappalà, 2005).
Inoltre, dagli studi effettuati in materia, dagli anni Ottanta fino ai più recenti, emerge che le dichiarazioni false sono solitamente più brevi di quelle vere, sono generiche, contengono pochi riferimenti a persone, luoghi o tempi, tendono ad un uso generalizzato di termini generici (“tutto”, “ogni”, “nessuno”, “niente”), contengono pochi riferimenti alla propria persona, sono più ricche lessicalmente perché più ponderate.
Per quel che riguarda il contenuto, si può dire che il racconto è scarsamente plausibile, la produzione non è strutturata, c’è un basso numero di dettagli visivi, uditivi, di spazio e di tempo (Reality Monitoring), l’intervistato sembra passivo, incerto, poco coinvolto, non cooperativo, tendente a formulare molte frasi negative ed è possibile riscontrare ambivalenza del soggetto verso il contenuto, (Rossi, Zappalà, Valentini, Monzani, 2005).
La criminologia è la disciplina che studia la criminalità e la devianza, gli autori e le vittime di atti criminali e devianti, la reazione a questi fenomeni. Adotta un approccio interdisciplinare che abbraccia diverse scienze, quali: la medicina, la psicologia, la sociologia, il diritto e l’economia.
Oggetti fondamentali di studio sono i reati, la cui definizione è sociale e normativa, e i loro autori. Sono stati fatti in passato tentativi di arrivare a definire dei delitti “naturali”, condivisi come tali da tutte le culture, ma essi hanno portato sostanzialmente a un nulla di fatto; il delitto, in questo senso, non può essere inteso come fatto biologico o “assoluto”, ma come frutto di una certa definizione sociale che varia in funzione del tempo (storia) e dello spazio (geografia), ossia varia da cultura a cultura.
Crimine, diritto e cultura sono pertanto concetti profondamente interrelati tra loro.
La consulenza criminologica mira a
– valutare il rischio di determinate situazioni e la loro pericolosità;
– formulare diagnosi per ricostruire i fattori e le condizioni che hanno portato a un atto criminoso;
– valutare la maggiore o minore pericolosità sociale di chi ha commesso un delitto o potrebbe compierlo;
– definire interventi di rieducazione e di assistenza psicologica per permettere al detenuto di reinserirsi nel tessuto sociale.
Esaminare la produttività e il potenziale del personale è fondamentale per migliorare le prestazioni delle risorse umane, orientandole verso il conseguimento degli obiettivi aziendali.
Lo Studio utilizza tecniche e metodi per l’individuazione del potenziale del personale, in particolare:
Individua le reali motivazioni verso specifiche attività del collaboratore
Valuta il grado di affidabilità del collaboratore
Rileva i punti di forza e i punti di debolezza del collaboratore
Prevede il potenziale del personale in un cambio di attività
Vengono predisposte schede di valutazione, esaminati i dati a disposizione, svolti test quantitativi e qualitativi, assessment e colloqui individuali. Si utilizzano metodologie di analisi comportamentale. Nei colloquii vengono impiegate tecniche di analisi verbale e non verbale
L’analisi può esser fatta per vari scopi. A seconda dello scopo ci sarà un tipo di processo e in base a questo si vedrà che dovrebbe fare l’analisi. Per esempio, se lo scopo è promuovere la partecipazione ad un processo di trasformazione in una comunità, la comunità dovrebbe avere un ruolo importante. Se lo scopo è sviluppare una strategia di intervento in un dato contesto, il processo dovrebbe essere condotto da un gruppo di lavoro interno alle organizzazioni che devono preparare questa strategia. Alcuni elementi dell’analisi dovrebbero essere considerati sensibili, altri confidenziali.
In ogni caso, è importante trovare il giusto equilibrio tra competenze e background, che può essere riassunto in questo modo:
• buone capacità di conflict analysis
• buona conoscenza del contesto e della storia
• sensibilità per il contesto locale
• conoscenza delle lingue locali
• sufficiente obiettività
• presenza dei differenti punti di vista
• competenze di moderazione, team work, counselling
• competenze di facilitazione.
La qualità e l’importanza dell’analisi, dipende soprattutto dalle persone coinvolte. Incluse, da un
lato le persone o il team che fa l’analisi, dall’altro gli attori del conflitto. L’analisi consiste nel suscitare i punti di vista dei diversi gruppi e inserirli in un contesto analitico più ampio
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