Molti, 300 milioni, sono gli asmatici nel mondo, con una prevalenza dal 4 al 7 % della popolazione generale. È evidente che, anche tra gli sportivi l’asma bronchiale e la relativa terapia antiasma possa rappresentare un problema. Si consideri inoltre che sia lo steroide che i beta2-agonisti, cardini della terapia antiasma, sono sostanze considerate dopanti.
Ci siamo chiesti se esista una terapia alternativa a quella farmacologica da utilizzare sia negli sportivi che, eventualmente, nei pazienti non sportivi in associazione ai farmaci.
Le tecniche osteopatiche si possono utilizzare per migliorare la performance respiratoria, incrementando il volume corrente in modo da rendere fruibile alla respirazione anche il volume di riserva espiratoria, (vedi foto, segnato in campo rosa).
Negli studi iniziali abbiamo applicato le tecniche a pazienti asmatici [1], poi a soggetti normali non asmatici [2], poi a sportivi asmatici [3]– [4].
In questo caso abbiamo deciso di selezionare tra le tecniche, quelle che dal punto di vista biomeccanico ci parevano più vantaggiose, il recoil diaframmatico [5], unita alle tecniche note di HLVA o High Velocity Low Amplitude più utilizzate. Grazie a queste tecniche possiamo mettere in funzione una parte di gabbia toracica normalmente occupata dagli organi addominali ipocondriaci, e dagli sfondati costo-pleurici.
Authors: S. Vernocchi, A. Aceranti, A. Palazzolo, M. Tuvinelli
Published: Journal of Respiratory Medicine, Oct 2019
Presented: Poster at AIPO National Congress of Respiratory Medicine, 2019
